Il rapporto sulla competitivitĂ europea, presentato il 9 settembre da Mario Draghi a Bruxelles, rappresenta un riferimento per i percorsi che potranno garantire una prospettiva economica e politica positiva al nostro continente.
Tre sono i punti critici individuati nel rapporto e sui quali dovranno concentrarsi gli sforzi comuni dei paesi europei : diminuire il divario accumulato in Innovazione e tecnologie avanzate con USA e Cina investendo maggiormente in ricerca e sviluppo, definire un piano congiunto per garantire allo stesso tempo gli obiettivi di decarbonizzazione e la competitività , diminuire le dipendenze strategiche a livello di Energia e Materie prime, aumentando allo stesso tempo la sicurezza comune che è un requisito essenziale per attrarre investimenti.
Tutto questo mettendo in evidenza anche i punti di forza dell’Europa rispetto ai suoi concorrenti, che si trovano nel radicamento dello stato sociale e nell’inclusivitĂ che permette di creare migliori condizioni di sicurezza individuale e di sufficiente assistenza anche in condizioni di crisi, soprattutto nel settore medico.Â
L’Europa, secondo questa ambiziosa visione, deve ragionare da grande stato, piuttosto che come realtà parcellizzata e condizionata dalle rispettive tradizioni ed interessi particolari, e definire una vera e propria politica economica estera, uno “statecraft” adeguato alle esigenze. Concentrare ed unire le forze è quindi la parola d’ordine, ed in questa prospettiva Italia e Francia possono dimostrare di avere le carte in regola per procedere sulla strada dell’interesse europeo.
IREFI è da tempo attiva sui temi dell’Innovazione e della necessitĂ della ricerca, garantendo un adeguato tech transfer alle idee provenienti dal mondo delle Start Up, su quelli della Difesa e della sicurezza comune con particolare attenzione alla Space Economy, e su quelli dell’Energia e dell’approvvigionamento, con particolare attenzione alle materie prime critiche.Â
Sono temi su cui Italia e Francia dialogano da tempo, con risultati notevoli e di livello mondiale nell’Aerospazio, nella Difesa e nell’Industria, con prospettive interessanti per garantire i livelli di decarbonizzazione fissati e quelli di approvvigionamento necessari nell’Energia, e con potenzialità grandissime nel settore dell’innovazione, soprattutto quella profonda.
Sono quindi pronte a raccogliere la sfida lanciata da Mario Draghi, sotto gli auspici del Trattato del Quirinale, e nell’interesse di un’Europa realmente competitiva e finalmente connessa verso obiettivi comuni. Bisogna continuare a lavorare per la fiducia reciproca e per un bilateralismo concreto ed attivo, partendo dai rapporti economici che da sempre connettono naturalmente i nostri due paesi.
Fabrizio Maria Romano, Presidente IREFI
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