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Leonardo: il CEO Roberto Cingolani sottolinea l’importanza delle alleanze europee

Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo, ha ribadito la necessità di costruire solide alleanze in Europa per il settore della difesa e della sicurezza. « Nemmeno le più grandi da sole ce la faranno », ha affermato, sottolineando che un approccio isolato da parte dei Paesi europei rischia di compromettere la competitività globale dell’industria continentale.

L’accordo sul Global Combat Air Programme (GCAP)

Cingolani ha confermato che il 13 dicembre sarà firmato l’accordo per il Global Combat Air Programme (GCAP), un progetto internazionale che vede la collaborazione di Italia, Regno Unito e Giappone nello sviluppo di un caccia di sesta generazione. Questo programma rappresenta un passo cruciale per rafforzare la competitività europea e consolidare le partnership globali nel settore della difesa.

Sul possibile coinvolgimento dell’Arabia Saudita, Cingolani ha dichiarato: « Lo vedremo il 13 », lasciando aperta la questione del ruolo del Paese nel progetto. Nel frattempo, il mercato sembra premiare Leonardo: il titolo della società ha guadagnato l’1,7% a Piazza Affari lunedì 2 dicembre.

Progetti con Enel e Ansaldo nel settore nucleare

Parallelamente, Leonardo è impegnata nella definizione di una joint venture con Enel e Ansaldo per la ricerca sul nucleare. Cingolani ha descritto il progetto come un “work in progress”, confermando che l’accordo sarà finalizzato a breve. La collaborazione rappresenta un ulteriore tassello nella strategia di diversificazione tecnologica di Leonardo.

La necessità di un’Europa unita nella difesa

Cingolani ha poi affrontato il tema della frammentazione europea nel settore della difesa, definendola una « grande debolezza ».

« Non possiamo pensare di avere in ogni Paese europeo la propria elettronica, il proprio caccia, la propria nave, il proprio satellite. Serve un vero cambio di paradigma, un orgoglio europeo che porti le grandi aziende a unire le forze per creare una massa critica in grado di competere con i colossi di oltreoceano e dell’Est », ha dichiarato.

Secondo il CEO di Leonardo, il futuro dell’industria europea della difesa dipende dalla capacità di costruire un vero spazio comune, basato sulla collaborazione e sull’interoperabilità tra gli Stati membri e le aziende. « Sono disposto a perdere il 20% del mio business nazionale se posso ottenere il 5% del business globale », ha spiegato, sottolineando l’importanza di privilegiare la competitività internazionale rispetto agli interessi domestici.

Una strategia basata su multidominio e alleanze internazionali

Il piano industriale di Leonardo punta su tre pilastri fondamentali: multidominio, interoperabilità e catalizzazione di grandi alleanze internazionali. Con il programma GCAP, Leonardo dimostra di essere pronta a rinunciare a una parte del mercato domestico per costruire una leadership globale. « La competizione si vince solo con grandi alleanze internazionali », ha concluso Cingolani.

L’approccio del CEO riflette una visione strategica che mira a rafforzare il ruolo di Leonardo come leader nel settore della difesa e a promuovere una maggiore coesione tra le industrie europee, per affrontare insieme le sfide di un mercato sempre più globalizzato.

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