Il 2024 si conclude con una situazione internazionale sempre più intricata ed uno stato di salute dell’Europa che presenta qualche inquietudine, nonostante il pieno insediamento della nuova Commissione Europea e l’inizio della seconda gestione di Ursula von Der Leyen.
Il combinato disposto della crisi sanitaria del 2020, cui si è risposto con una significativa azione comune europea a sostegno delle varie economie, seguita nel 2022 dall’invasione russa dell’Ucraina, con le esigenze di appoggio dell’Europa nei confronti del versante est della NATO, hanno indubbiamente indebolito le fondamenta economiche dell’area UE, a partire dai problemi nati da un approvvigionamento energetico più oneroso.
Sono infatti state tolte risorse alle ambiziose politiche che erano state impostate a favore della transizione ecologica e digitale, e si sono creati dei problemi di tipo nazionale a livello di sostegno allo stato sociale, che hanno creato contrapposizioni e rafforzamento delle ali estreme a detrimento delle politiche di stampo liberale.
È esattamente quello che è successo in Francia, dove il contrasto tra le politiche presidenziali ed il sentimento popolare, rafforzato da una difficile situazione economica, hanno aperto una crisi istituzionale che ricorda l’ultimo periodo della Quarta Repubblica. Non meno difficile la situazione in Germania, in preda ad una crisi politica ed economica senza precedenti dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Nonostante questo, è però vitale continuare a lavorare per gli obiettivi che erano stati posti, cercando di contemperare le esigenze di una situazione economica non ideale, che sono state originate anche dai problemi di un’insufficiente indipendenza dell’Europa su alcuni settori strategici, ed un’insufficiente competitività di fronte a realtà più grandi e meglio organizzate.
Il ruolo dell’Italia in questa operazione di rilancio, che nasce soprattutto dalle Università e dai centri di ricerca, è grande, e per noi non può prescindere da uno stretto rapporto con la Francia, come dimostrato dagli ottimi risultati della Call4Ideas Italia-Francia, organizzata da IREFI con Scientifica VC, e presentati nel corso della Tavola Rotonda delle Imprese e dell’Innovazione svoltasi lo scorso 11 Dicembre a Parigi, presso la sede di Future4Care. Sono numeri che danno l’idea delle potenzialità di un vero ecosistema italo-francese dell’innovazione per il futuro competitivo dell’Europa.
Spetta ora ai governi articolare al meglio queste potenzialità, sulla base delle indicazioni contenute nel Trattato del Quirinale, che da poco ha compiuto i tre anni e che mai come in questo momento appare attuale. Partendo dall’Innovazione, si potranno poi allargare le possibili sinergie ad altri settori strategici, come la Difesa, la Space Economy, l’Energia e le Infrastrutture dei Trasporti.
Fabrizio Maria Romano, Presidente IREFI
Contatti e indirizzi
- 38 Avenue Hoche 75008 Parigi, FRANCIA
- Via dei Banchi Nuovi 24, 00186 Roma, ITALIA