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Fiumicino raggiunge nuovi traguardi: 50 milioni di passeggeri nel 2024 e un piano ambizioso di espansione

Roma Fiumicino, principale hub aereo italiano, chiude il 2024 con un record storico: quasi 50 milioni di passeggeri, per la precisione 49,2 milioni. Un risultato straordinario che, come afferma Marco Troncone, CEO di Aeroporti di Roma, supera ogni aspettativa. «Solo un anno fa si pensava che questi numeri sarebbero stati raggiunti non prima del 2028», commenta Troncone in un’intervista al Corriere della Sera. Ma l’incredibile crescita del traffico impone una riflessione: «la necessità di accelerare i piani di espansione è ormai inevitabile».

 

Il traffico aereo: una fotografia del 2024

Nel 2024, Fiumicino ha visto una forte crescita dei voli intercontinentali, con quasi 6 milioni di posti offerti, in aumento del 29% rispetto all’anno precedente. Il traffico è suddiviso in tre macroaree: 21% domestico, 46% europeo, e 33% extra-UE.

Questa distribuzione del traffico evidenzia il ruolo di Fiumicino come snodo strategico sia per i viaggiatori nazionali che internazionali. Inoltre, il boom dei voli intercontinentali è stato favorito dalla ripresa post-pandemia e dall’aumento delle rotte offerte verso destinazioni chiave come Nord America, Asia e Africa. Questa crescita è stata resa possibile grazie a partnership strategiche con compagnie aeree come Ita Airways, Lufthansa, Wizz Air ed easyJet, che hanno ampliato le loro operazioni su Roma.

Per il 2025, Aeroporti di Roma prevede una crescita ulteriore del 9-10%, che porterebbe il totale dei passeggeri a circa 53,7 milioni. Una parte di questo incremento sarà spinta dall’accordo tra Ita Airways e Lufthansa, che rafforzerà i collegamenti verso il Sudamerica, l’Africa e il Nord America. «Ci aspettiamo un significativo aumento dei voli e dei passeggeri anche grazie a easyJet, che ha aperto una base operativa a Fiumicino con tre nuovi aerei», spiega Troncone. Inoltre, il contributo di compagnie low-cost come Ryanair e Wizz Air continua a giocare un ruolo cruciale nella crescita complessiva del traffico.

 

L’effetto Giubileo e la capacità dell’hub

Nonostante l’importanza del Giubileo del 2025, Troncone minimizza il suo impatto diretto: «Le operazioni charter porteranno tra i 300 e i 500 mila passeggeri in più, ma molti turisti potrebbero posticipare i loro viaggi per evitare l’affollamento». Fiumicino, tuttavia, è pronto a gestire l’aumento di flussi grazie all’attivazione di infrastrutture già esistenti. Tra queste spiccano il Terminal 3, che tornerà completamente operativo nel 2025, e il molo D, previsto per il 2027.

Oltre alla capacità infrastrutturale, Troncone evidenzia l’importanza di una gestione efficiente degli orari e dei flussi: «La macchina aeroportuale può accogliere altro traffico, crescendo la mattina presto o in tarda serata, e ottimizzando i periodi di bassa stagione come gennaio e febbraio». Questo approccio consentirà di massimizzare l’utilizzo delle risorse esistenti, riducendo al minimo le difficoltà operative.

 

Un futuro di espansione: le sfide e le opportunitĂ 

L’attuale limite di capacità di Fiumicino è stimato in circa 60 milioni di passeggeri. Superare questa soglia richiederà investimenti significativi, parte di un piano complessivo da 12 miliardi di euro, di cui 3 già spesi. Troncone insiste sulla necessità di avviare subito i lavori: «Il potenziale di un aeroporto non si può calibrare da un giorno all’altro; serve una strategia a lungo termine». L’obiettivo è trasformare Fiumicino nel principale hub del Mediterraneo, approfittando della saturazione di scali concorrenti come Francoforte e Parigi.

La sfida non è solo infrastrutturale, ma anche ambientale. Troncone sottolinea come il piano di sviluppo di Fiumicino punti a migliorare in modo significativo la sostenibilità acustica e ambientale, con soluzioni innovative che ridurranno l’impatto sulle comunità circostanti.

 

Prospettive internazionali e intermodalitĂ 

Le prospettive di crescita includono un rafforzamento dei voli verso il Nord America, il Sudamerica (con nuove destinazioni come Lima, Bogotà e il Messico) e l’Africa, specialmente nell’area sub-sahariana. Inoltre, il futuro del trasporto aereo si intreccia con quello ferroviario. «L’intermodalità è ancora lontana dall’essere ottimale», sottolinea Troncone. Migliorare i collegamenti tra Fiumicino e l’alta velocità è cruciale: aumentare le frequenze e rendere il servizio metropolitano sono priorità per garantire la sostenibilità e migliorare l’esperienza dei passeggeri.

Troncone aggiunge che l’80% dei passeggeri di lungo raggio proviene da aree servite dall’alta velocità ferroviaria. Ottimizzare questi collegamenti potrebbe non solo migliorare l’esperienza dei viaggiatori, ma anche creare nuove opportunità per il sistema Ita Airways e Trenitalia.

 

Il ruolo strategico di Ciampino e le ambizioni di Mundys

Lo scalo di Ciampino continuerà a mantenere la sua attuale configurazione, con un massimo di 65 movimenti giornalieri, ma rimane essenziale per i voli privati e come supporto a Fiumicino in caso di emergenze. Nel frattempo, il gruppo Mundys, principale azionista di Aeroporti di Roma, guarda al futuro con ottimismo, valutando opportunità di investimento sia in Italia che all’estero.

«Gli aeroporti siciliani e pugliesi rappresentano realtà con grande potenziale, e potremmo dare un contributo significativo al loro sviluppo», conclude Troncone, sottolineando l’importanza di un approccio industriale per rafforzare l’intero sistema trasportistico nazionale. La possibilità di partecipare alla gestione di scali strategici come Palermo, Catania o Bologna potrebbe rappresentare un ulteriore passo avanti nella crescita del settore aeroportuale italiano.

Con una visione chiara e ambiziosa, Fiumicino si prepara a consolidare il suo ruolo di hub strategico per l’Italia e il Mediterraneo, affrontando le sfide del futuro con determinazione e lungimiranza. Il successo non dipenderà solo dalla capacità di gestire grandi numeri, ma anche dalla capacità di innovare e collaborare con partner nazionali e internazionali.

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