Leonardo unifica le attività aeronautiche: nasce una nuova divisione strategica sotto la guida di Stefano Bortoli

Una riorganizzazione per integrare Velivoli e Aerostrutture

Leonardo compie un passo decisivo verso una razionalizzazione delle proprie attività nel settore dell’aeronautica, dando vita a una nuova divisione unica che accorpa le attività attualmente gestite separatamente nei comparti Velivoli e Aerostrutture. La decisione, frutto della visione strategica del CEO Roberto Cingolani, punta a rafforzare l’efficienza industriale e la coerenza operativa del gruppo in uno dei suoi settori chiave.

Una struttura unica per militare, civile e servizi

La nuova struttura integrerà dunque sotto un’unica direzione le linee di business dedicate agli aerei militari – come i caccia Eurofighter e F-35, gli addestratori e i velivoli da trasporto e sorveglianza – insieme alla produzione di componenti aeronautici per colossi come Boeing e Airbus, e agli aerei regionali ATR. Un ritorno, in un certo senso, a una logica integrata che era stata modificata a partire dal 2014, durante il riassetto complessivo attuato da Mauro Moretti con il progetto “one company”.

I numeri della riorganizzazione

I numeri evidenziano la portata dell’operazione: nel 2024 la divisione Velivoli ha registrato ricavi per 2,86 miliardi di euro, con un portafoglio ordini da 8 miliardi, mentre le Aerostrutture hanno generato 746 milioni di euro di ricavi e un backlog di circa 1 miliardo.

La nuova guida: Stefano Bortoli

La guida del nuovo polo aeronautico verrà affidata a Stefano Bortoli, attuale managing director delle Aerostrutture, figura di lungo corso nel settore e con una significativa esperienza gestionale.

Verso una maggiore competitività globale

Leonardo, contattata in merito, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali. Tuttavia, la mossa appare in linea con le strategie di consolidamento e rilancio che l’attuale management sta portando avanti per rafforzare il posizionamento internazionale del gruppo, soprattutto in un contesto globale in cui le sinergie industriali rappresentano un vantaggio competitivo cruciale.