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Snam ottiene il via libera dell’UE per un gasdotto a idrogeno e lo stoccaggio di CO₂

L’operatore italiano Snam compie un passo decisivo nello sviluppo delle sue infrastrutture energetiche strategiche. La Commissione europea ha approvato i suoi progetti di gasdotto a idrogeno e di stoccaggio della CO₂, integrandoli nella nuova lista delle iniziative prioritarie a livello europeo. Questo riconoscimento consente non solo di accedere a finanziamenti comunitari, ma anche di beneficiare di un regime autorizzativo accelerato, aprendo la strada a un avvio concreto dei lavori negli anni a venire.

Il progetto di punta, denominato SoutH2 Corridor, consiste in una vasta rete che collegherà l’Algeria all’Italia, per poi proseguire verso l’Austria e la Germania. Con l’Italia in posizione centrale, questo corridoio potrebbe importare fino a 4 milioni di tonnellate di idrogeno all’anno dal Nord Africa, rafforzando così l’autonomia energetica europea. L’iniziativa si basa in larga parte sull’adattamento di gasdotti esistenti, riducendo costi e tempi di realizzazione.

Parallelamente, il progetto Callisto prevede lo stoccaggio di anidride carbonica catturata al largo di Ravenna, seguendo un approccio di cattura e sequestro del carbonio (CCS). Questa soluzione è ritenuta essenziale per raggiungere gli obiettivi climatici dell’Unione europea e ridurre le emissioni dei settori più inquinanti.

La validazione di tali progetti si inserisce in una strategia più ampia dell’UE volta a diversificare le fonti energetiche e accelerare la transizione verso soluzioni a basse emissioni. Per Snam, ciò rappresenta non solo un’importante opportunità industriale, ma anche un segnale forte rivolto all’intero settore energetico: l’Europa è pronta a sostenere grandi infrastrutture verdi e a facilitarne lo sviluppo.

Restano tuttavia diverse sfide. La conversione e l’adattamento dei gasdotti all’idrogeno richiedono lavori tecnici complessi, mentre lo stoccaggio sottomarino della CO₂ impone un monitoraggio rigoroso per garantire sicurezza ambientale e prevenire fughe. Inoltre, il successo di questi progetti dipenderà dalla qualità delle fonti di idrogeno utilizzate, al fine di garantire un impatto reale sulla decarbonizzazione europea.

Approvando SoutH2 Corridor e Callisto, l’Unione europea afferma la sua ambizione: rafforzare l’autonomia energetica del continente perseguendo al contempo i suoi obiettivi climatici. Per l’Italia e Snam, si tratta di una svolta strategica che potrebbe fare dell’Europa un attore centrale dell’idrogeno e della transizione energetica nei prossimi anni.