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Accordo UE-Mercosur: Roma si allinea a Parigi per bloccare la firma

Il governo italiano guidato da Giorgia Meloni si è ufficialmente allineato alla Francia nel suo rifiuto di una firma rapida dell’accordo di libero scambio tra l’Unione europea e il Mercosur. Roma condivide ormai le riserve espresse da Parigi in merito ai potenziali effetti negativi dell’accordo sull’agricoltura europea, sul rispetto delle norme ambientali e sanitarie, nonché sui rischi di una concorrenza ritenuta sleale per alcuni settori strategici. Questa presa di posizione arriva in un momento cruciale, mentre la Commissione europea stava cercando di rilanciare politicamente un accordo negoziato da tempo ma ancora fortemente contestato.

Nel merito, l’Italia solleva preoccupazioni simili a quelle avanzate dalla Francia: una maggiore apertura del mercato europeo ai prodotti agricoli sudamericani, in particolare carne bovina, zucchero e soia, potrebbe indebolire i produttori europei, soggetti a requisiti ambientali, sociali e sanitari molto più stringenti. Roma sottolinea inoltre l’assenza di garanzie ritenute sufficienti in materia di deforestazione, in particolare in Amazzonia, così come la mancanza di meccanismi realmente vincolanti per assicurare il rispetto degli impegni climatici da parte dei Paesi del Mercosur.

Questa posizione segna una svolta politica significativa per l’Italia. A lungo considerata più favorevole al libero scambio, Roma adotta ora un approccio più protezionistico e strategico alla politica commerciale europea, in linea con il discorso sovranista promosso dal governo Meloni. Tale evoluzione riflette anche crescenti pressioni interne, in particolare da parte del mondo agricolo e dell’industria agroalimentare italiana, desiderosi di tutelare la competitività e l’identità delle proprie produzioni.

L’allineamento franco-italiano modifica sensibilmente gli equilibri all’interno dell’Unione europea. Insieme, Parigi e Roma rappresentano un peso politico ed economico sufficiente a rendere difficile una rapida ratifica dell’accordo, tanto più che anche altri Stati membri hanno espresso riserve analoghe. Questa convergenza rafforza il fronte favorevole a una revisione o a un inasprimento delle condizioni dell’accordo, in particolare per quanto riguarda le clausole ambientali e i meccanismi di reciprocità.

Al di là del solo dossier Mercosur, questo episodio illustra una maggiore coordinazione tra Francia e Italia sui principali temi commerciali e strategici europei, in continuità con lo spirito del Trattato del Quirinale. Esso testimonia più in generale una svolta nella politica commerciale dell’UE, sempre più influenzata da considerazioni di sovranità, sicurezza economica e sostenibilità, a scapito di un approccio puramente liberale agli scambi internazionali.