L’Italia, attraverso Ansaldo Nucleare, prepara una svolta strategica verso un « nucleo verde ». Secondo un’intervista con Daniela Gentile, CEO di Ansaldo Nucleare, l’anno 2025 è stato segnato da importanti sviluppi nel settore nucleare: la fissione di nuova generazione è ora considerata un pilastro a breve, medio e lungo termine per rispondere ai bisogni energetici e climatici.
Il gruppo è impegnato in una partnership rafforzata con Nuward, la filiale nucleare modulare di origine francese, per sviluppare piccoli reattori modulari (SMR) raffreddati ad acqua. Ansaldo mira inoltre a svolgere un ruolo centrale nella catena industriale europea: la cooperazione tra Stati e imprese è essenziale, secondo Gentile, soprattutto di fronte ai costi e alla complessità dei progetti nucleari.
Tra i progetti in sviluppo, l’Eagles-300, un reattore modulare compatto a raffreddamento al piombo di circa 300 MW, procede con il supporto dell’ENEA e di partner rumeni e belgi. Questo reattore ha ricevuto il marchio dell’Alliance industrielle européenne per gli SMR, il che potrebbe facilitare l’accesso ai finanziamenti europei.
Sul piano sociale e industriale, Ansaldo evidenzia una mobilitazione crescente: alla World Nuclear Exhibition la delegazione italiana è raddoppiata; parallelamente, l’azienda ha avviato un master al Politecnico di Milano, che ha attirato 350 candidature per 26 posti: un segnale che i giovani talenti sono interessati all’atomo « pulito ».