Con un richiamo all’Eneide – Sic itur ad astra – il generale Luca Goretti ha aperto quella che sarà con ogni probabilità la sua ultima audizione da Capo di Stato maggiore dell’Aeronautica militare. Un congedo carico di visione strategica, nel quale ha affidato al suo successore un compito tutt’altro che ordinario: portare l’Aeronautica italiana oltre i cieli dell’aviazione tradizionale, proiettandola nel dominio dello Spazio.
Una successione delicata
Il tema non è passato inosservato, tanto più che la transizione avviene in un momento delicato, a ridosso del Consiglio dei ministri che dovrebbe ufficializzare la nuova nomina. In lizza ci sono due nomi: il generale Antonio Conserva, attuale comandante logistico, e il generale Silvano Frigerio, a capo delle Scuole e della terza Regione aerea. Chiunque prenderà il testimone, dovrà misurarsi con un’agenda strategica che lega difesa e spazio in modo sempre più stretto.
Goretti e l’apertura alla connettività satellitare
La posizione espressa da Goretti durante l’audizione alla Camera non ha evitato i nodi più controversi. Ha affrontato direttamente il tema della connettività satellitare a bassa orbita, come quella offerta da Starlink, sistema sviluppato da SpaceX, la compagnia di Elon Musk. Pur consapevole dei progetti europei come Iris2 e nazionali come Mercurio, Goretti ha indicato l’opportunità – anche temporanea – di integrare le capacità offerte da operatori commerciali per potenziare l’efficienza e la resilienza delle comunicazioni strategiche delle Forze armate.
Una visione che guarda alla cooperazione civile-militare e alla necessità di sfruttare l’agilità e la rapidità d’innovazione del settore privato.
Le reazioni: tra apprezzamenti e polemiche
Parole che hanno suscitato reazioni immediate, anche da parte del rappresentante di Musk in Italia, Andrea Stroppa, che ha sottolineato come si tratti della prima volta in cui un vertice della Difesa italiana affronta pubblicamente il tema dello Spazio e della connettività satellitare. Intanto, però, sullo sfondo si addensano le polemiche politiche.
La presenza di Stephanie Bednarek, vicepresidente vendite commerciali di SpaceX, alla conferenza internazionale sul potere aerospaziale organizzata dall’Aeronautica domani a Roma, ha scatenato le critiche dell’opposizione. Il deputato democratico Andrea Casu ha annunciato un’interrogazione al ministro Crosetto per chiarire se la partecipazione di SpaceX sia legata a un ruolo di sponsor, fornitore o altro, temendo nuove pressioni indebite sull’orientamento delle scelte strategiche italiane.
Il contesto normativo in evoluzione
Il tutto accade mentre il disegno di legge sullo Spazio – attualmente in seconda lettura al Senato – rischia di sovrapporsi temporalmente all’EU Space Act, il pacchetto normativo europeo atteso per il secondo trimestre del 2025. Il parere del Senato, firmato da Giulio Terzi, invita a vigilare sugli effetti regolatori che potrebbero derivarne.
Lo spazio operativo della Difesa
Nel frattempo, la linea tracciata da Goretti suggerisce che la dimensione aerospaziale non sarà più solo un terreno di studio o una suggestione geopolitica, ma uno spazio operativo concreto per la Difesa italiana. La transizione è appena cominciata, e l’orbita istituzionale resta in pieno movimento.
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