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Enilive: Avviato a Gela il primo impianto di SAF, il futuro del carburante sostenibile per l’aviazione

Enilive ha compiuto un passo fondamentale nella transizione energetica annunciando l’avvio del primo impianto dedicato alla produzione di SAF (Sustainable Aviation Fuel, carburante sostenibile per l’aviazione) nella bioraffineria di Gela, in Sicilia. Questo innovativo impianto rappresenta una pietra miliare per la sostenibilità e la decarbonizzazione del settore aereo.

Una Produzione Strategica per l’Europa

La produzione del nuovo impianto di SAF è iniziata recentemente e ha una capacità annuale di 400.000 tonnellate, pari a quasi un terzo della domanda di SAF prevista in Europa entro il 2025. Questo risultato è in linea con il regolamento europeo ReFuelEU Aviation, che stabilisce l’obbligo per i fornitori di carburante per l’aviazione di garantire che il jet fuel contenga percentuali crescenti di SAF. La roadmap prevede un minimo del 2% a partire dal 1° gennaio 2025, con aumenti progressivi fino al 70% entro il 2050.

Collaborazioni e Obiettivi di Crescita

Dal settembre 2022, Enilive ha stretto accordi con diverse compagnie aeree per la fornitura di SAF, grazie alle prime produzioni ottenute in sinergia tra la bioraffineria di Gela e altri impianti Eni. Entro il 2030, Enilive prevede di espandere la propria capacità di bioraffinazione a oltre 5 milioni di tonnellate annue, incrementando la produzione di SAF fino a 1 milione di tonnellate all’anno entro il 2026, con un potenziale raddoppio entro il 2030. Questi ambiziosi obiettivi saranno supportati anche dai nuovi progetti presso la bioraffineria di Venezia e dalla realizzazione di impianti in Malesia e Corea del Sud.

Innovazione e Sostenibilità nella Bioraffineria di Gela

La bioraffineria di Gela, già operativa con una capacità di lavorazione di 736.000 tonnellate di biomasse all’anno, utilizza prevalentemente materie prime di scarto e rifiuti, come oli alimentari esausti, grassi animali e sottoprodotti della lavorazione di oli vegetali. La produzione di SAF è stata resa possibile grazie a significative modifiche impiantistiche, tra cui l’aggiunta di un reattore e di una sezione di separazione prodotti all’unità di isomerizzazione, oltre all’ammodernamento del parco serbatoi e delle strutture logistiche.

Gli investimenti futuri prevedono il completamento di una terza linea di degumming per il pretrattamento delle cariche, che consentirà di ampliare ulteriormente la gamma di materie prime di scarto trasformabili in biocarburanti HVO (Hydrotreated Vegetable Oil).

Un Leader nella Produzione di SAF

“Gli impianti e le tecnologie che stiamo sviluppando confermano la strategia di Enilive, tra i leader mondiali nella produzione di biocarburanti HVO”, ha dichiarato Stefano Ballista, Amministratore Delegato di Enilive. “Eni ha iniziato a investire in questo settore più di dieci anni fa e, grazie a queste iniziative, Enilive sarà tra le prime compagnie al mondo a produrre quantitativi rilevanti di SAF. Entro il 2026 sarà operativo anche l’impianto di Porto Marghera, nella bioraffineria di Venezia, e entro il 2030 si aggiungeranno ulteriori impianti in Italia e all’estero”.

Con questo progetto, Enilive si conferma protagonista della transizione energetica, contribuendo a una mobilità sempre più sostenibile e supportando la decarbonizzazione di uno dei settori più sfidanti, quello dell’aviazione.

Contatti e indirizzi:

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