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Genova guarda al futuro: nasce una joint venture per riportare il nucleare in Italia

Un’alleanza strategica tra tre giganti dell’industria italiana potrebbe segnare il ritorno dell’energia nucleare nel Paese, con Genova pronta a diventare un polo di riferimento. Ansaldo Nucleare, Enel e Leonardo stanno infatti dando vita a una nuova joint venture con l’obiettivo di sviluppare tecnologie nucleari avanzate e, in particolare, i reattori modulari di piccola taglia (SMR), considerati oggi una delle soluzioni più promettenti per una transizione energetica sicura e a basse emissioni.

Un progetto ambizioso in un contesto normativo in evoluzione

Il progetto, ancora nelle fasi iniziali, prevede uno studio di fattibilità per individuare la tecnologia più adatta da implementare sul territorio nazionale. Il contesto normativo italiano, recentemente modificato, consente ora di esplorare nuovamente la strada del nucleare, dopo il divieto imposto nel 1987. Le prospettive aperte dal governo italiano – che punta a completare il quadro regolatorio entro circa due anni e mezzo – stanno accelerando l’interesse degli operatori del settore.

Competenze industriali italiane a servizio del nucleare

La collaborazione tra i tre partner si fonda su competenze complementari. Enel metterà a disposizione la propria esperienza nella gestione di impianti nucleari maturata soprattutto in Spagna. Leonardo, attiva nel settore della difesa e della sicurezza, studierà possibili applicazioni dual-use della tecnologia, anche in ambito militare. Ansaldo Nucleare, con sede a Genova e attiva da decenni nello sviluppo di reattori compatti, rappresenta l’asse tecnologico della JV: l’azienda collabora da tempo con l’americana NuScale, pioniera nei reattori modulari da 77 MW.

Genova, capitale del nucleare?

Se il progetto dovesse concretizzarsi, Genova potrebbe riconquistare un ruolo chiave nel panorama energetico italiano ed europeo, tornando a essere un centro nevralgico per l’innovazione energetica e la produzione industriale legata al nucleare.

Tuttavia, non mancano le sfide. Sebbene il governo abbia espresso una chiara preferenza per gli SMR, i tempi di sviluppo e autorizzazione restano lunghi: si stima che possano servire oltre dieci anni prima che gli impianti entrino in funzione.

Espansione globale: Enel investe in Australia e Spagna

Parallelamente, Enel continua a rafforzare la propria presenza globale nel campo delle energie rinnovabili. La sua controllata Potentia Energy ha recentemente acquisito un portafoglio di oltre 1 GW di impianti eolici, solari e sistemi di accumulo in Australia, rilevandolo da CVC DIF e Cbus Super. L’accordo, chiuso nel febbraio 2025, si inserisce nella strategia del gruppo di investire in mercati stabili e tecnologie verdi.

Operazioni analoghe sono state condotte anche in Europa, come dimostra l’acquisto di 626 MW di centrali idroelettriche in Spagna nello stesso periodo.

Una nuova pagina per il nucleare italiano

Tra nuove sfide e ambizioni rinnovate, l’Italia sembra dunque pronta a riaprire il capitolo del nucleare. E Genova potrebbe esserne il nuovo punto di partenza.

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