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Idrogeno liquido e navigazione sostenibile: la sfida europea guidata da ArianeGroup

Il progetto europeo NAVHYS, coordinato da ArianeGroup e cofinanziato dall’Unione Europea attraverso il Clean Hydrogen Partnership, apre una nuova frontiera per la decarbonizzazione del trasporto marittimo. Concepito per integrare l’idrogeno liquido (LH2) nelle navi di servizio per parchi eolici offshore, il progetto si fonda su competenze maturate nel settore spaziale e coinvolge una vasta rete di attori industriali e scientifici in tutta Europa.

Un ponte tra spazio e mare

Forte della propria esperienza nell’impiego di idrogeno liquido per i razzi Ariane, ArianeGroup si propone ora di traslare queste tecnologie nel contesto marittimo. Come spiega Marie-Sophie Nizou, Program Manager e coordinatrice del progetto, «l’idrogeno liquido offre vantaggi significativi per il trasporto a lunga distanza grazie alla sua alta densitĂ  energetica». Tuttavia, lo stoccaggio a -253°C richiede soluzioni avanzate di isolamento e raffreddamento che pongono sfide ingegneristiche complesse per l’integrazione a bordo nave.

NAVHYS: una visione decarbonizzata per le SOV

L’obiettivo del progetto è sviluppare un concetto di sistema di stoccaggio e alimentazione di LH2 installato sottocoperta per una nave di servizio (SOV), in modo da proporre un’alternativa completamente decarbonizzata per la manutenzione dei parchi eolici offshore. Come sottolinea Nicolas Hardouin di ArianeGroup, la progettazione del sistema rappresenta «un’innovazione dirompente rispetto ai precedenti progetti marittimi».

Un consorzio multidisciplinare per una sfida europea

Il progetto coinvolge 14 partner principali provenienti da settori strategici: spaziale, navale, energetico, sicurezza e ricerca. Tra questi, North Star contribuirĂ  con la propria esperienza operativa offshore, VARD progetterĂ  la nave SOV, mentre ENGIE curerĂ  la catena di approvvigionamento e la stazione di bunkeraggio. Il ruolo della sicurezza sarĂ  garantito da INERIS, RISE e Bureau Veritas, mentre la sostenibilitĂ  sarĂ  valutata da LEITAT e l’UniversitĂ  di Birmingham. Gas and Heat si occuperĂ  della progettazione del serbatoio LH2.

Un progetto guidato dall’innovazione e dalla cooperazione europea

Il nome NAVHYS unisce i termini latini “navis” (nave), “vis” (forza) e le iniziali di “hydrogen”, riflettendo la missione del progetto: portare la potenza dell’idrogeno nella propulsione marittima. Il progetto avrĂ  una durata di 36 mesi e prevede tappe fondamentali per lo sviluppo, test e validazione del sistema. L’approccio è pienamente in linea con le direttive dell’IMO verso zero emissioni nette entro il 2045.

Una piattaforma per l’industria europea dell’idrogeno

Secondo Valérie Bouillon-Delporte, direttore esecutivo del Clean Hydrogen Partnership, «NAVHYS è un progetto pionieristico che esplora l’integrazione dello stoccaggio LH2 nello scafo per applicazioni marittime». L’iniziativa contribuirà alla competitività delle imprese europee, consolidando la leadership del continente nel campo delle tecnologie dell’idrogeno pulito.

Un passo decisivo verso la navigazione a emissioni zero

Con NAVHYS, l’Europa investe concretamente in una soluzione che coniuga tecnologia avanzata, sostenibilità ambientale e cooperazione transnazionale. L’iniziativa rappresenta un banco di prova per l’idrogeno liquido nel settore marittimo e, più in generale, per le applicazioni di mobilità pesante a emissioni zero.

Contatti e indirizzi:

  • 38 Avenue Hoche 75008 Parigi, FRANCIA
  • Via dei Banchi Nuovi  24, 00186 Roma, ITALIA