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Il piano del governo italiano per il nucleare: partnership con EDF e Westinghouse

Entro la fine del 2024, il governo italiano presenterà una società statale dedicata alla costruzione di reattori nucleari di terza e quarta generazione, secondo quanto annunciato dal ministro delle Imprese, Adolfo Urso, durante l’assemblea di Assolombarda. Questo passo rappresenta una svolta per l’Italia, che intende reinserire il nucleare nel proprio mix energetico, con l’obiettivo di ridurre il costo dell’energia e contribuire alla decarbonizzazione dei settori industriali più energivori.

Il contesto energetico italiano

In Italia, il costo dell’energia è un tema cruciale. L’elevato prezzo dell’elettricità rappresenta un “differenziale competitivo” rispetto a paesi come Francia, Spagna e Germania, come sottolineato da Urso. Anche l’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, ha recentemente evidenziato questo problema durante un’audizione in Parlamento. Produrre energia nucleare potrebbe offrire una soluzione a lungo termine, in quanto, nonostante l’alto costo iniziale per la costruzione delle centrali, una volta operative esse garantiscono una produzione di elettricità continua, pulita e a costi più bassi rispetto ad altre fonti.

Secondo le stime ufficiali, se l’Italia riuscisse a inserire almeno l’11% di energia nucleare nel proprio mix elettrico, potrebbe risparmiare circa 17 miliardi di euro entro il 2050, grazie alla riduzione delle spese necessarie per decarbonizzare l’economia.

Le prospettive legislative

La capacità nucleare italiana fu dismessa in seguito al referendum del 1987, decisione che venne riconfermata nel 2011. Tuttavia, il governo attuale sta lavorando per superare questo blocco. Come spiegato da Urso, è in fase di elaborazione un quadro legislativo che permetta l’installazione di nuovi reattori di terza e quarta generazione e l’avvio di progetti di fusione nucleare. Le tecnologie di quarta generazione e di fusione, benché promettenti, non sono ancora disponibili su scala commerciale, ma si prevede che giocheranno un ruolo centrale nel futuro energetico del paese.

Le collaborazioni internazionali

Il governo italiano ha già identificato potenziali partner tecnologici internazionali per lo sviluppo dei reattori nucleari. Il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, ha confermato che sono in corso trattative con la francese EDF e l’americana Westinghouse, aziende con cui l’Italia intende collaborare per la realizzazione delle centrali. La portata degli investimenti richiesti nel settore nucleare è tale da rendere indispensabile una cooperazione con attori esteri, non solo per l’aspetto finanziario, ma anche per l’accesso alle competenze tecniche e alle tecnologie più avanzate.

Il ruolo di Ansaldo Energia e Newcleo

Oltre ai partner internazionali, il piano del governo coinvolge anche due importanti realtà italiane: Ansaldo Energia e Newcleo. Ansaldo Energia, attraverso la sua divisione Ansaldo Nucleare, è già attiva nella collaborazione con EDF e Westinghouse, con cui lavora allo sviluppo di reattori modulari e di quarta generazione. Newcleo, una startup con radici italiane ma con sede in Francia, si specializza in piccoli reattori modulari avanzati e sta giocando un ruolo crescente nell’innovazione nucleare, grazie anche alla sua attività in Francia, che le permette di accedere più facilmente a finanziamenti internazionali.

Un progetto nazionale con ambizioni internazionali

Urso ha dichiarato che i reattori nucleari verranno costruiti in Italia, con l’obiettivo di soddisfare la domanda energetica interna e, successivamente, di esportare la tecnologia all’estero. Questo non solo rappresenta un’opportunità di crescita per l’industria nucleare italiana, ma potrebbe anche permettere al paese di diventare un attore importante nel mercato internazionale dell’energia nucleare avanzata.

In sintesi, il progetto nucleare del governo italiano è ambizioso, mirando non solo a ridurre il costo dell’energia e contribuire alla decarbonizzazione, ma anche a posizionare l’Italia come un hub tecnologico nel settore dei reattori avanzati. Grazie alla collaborazione con partner internazionali come EDF e Westinghouse e al coinvolgimento di attori italiani di primo piano come Ansaldo Energia e Newcleo, il paese si prepara a rientrare nel panorama nucleare globale, con benefici potenzialmente significativi sia per l’economia nazionale che per l’ambiente.

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