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Leonardo: Crescita nelle alleanze industriali per una difesa europea competitiva

Nell’intervista al Corriere della Sera – L’Economia, Roberto Cingolani, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Leonardo, spiega l’evoluzione della strategia aziendale incentrata sul potenziamento delle alleanze industriali. Dopo l’accordo con Rheinmetall, noto produttore di armamenti e veicoli da combattimento, Leonardo mira ad espandere le collaborazioni al settore aerospaziale e della difesa, consolidando il ruolo dell’Europa nel mercato globale della sicurezza.

Una strategia per affrontare la competizione globale

Cingolani sottolinea come la partnership tra Leonardo e Rheinmetall rappresenti un passo fondamentale verso una sinergia europea nella difesa. Con l’obiettivo di competere con colossi finanziati da miliardari come Elon Musk e Jeff Bezos, Cingolani afferma che le imprese europee devono “unire le forze” sacrificando la sovranità sul mercato domestico per competere a livello internazionale. “Piccolo non è bello,” sostiene il CEO, riferendosi alle dimensioni delle aziende europee, “e neanche una taglia media come la nostra è sufficiente”.

Dalla terra al cielo: l’espansione nel settore aerospaziale

Dopo l’accordo sui veicoli terrestri, Leonardo guarda al cielo con il Global Combat Air Programme (GCAP), il programma italo-britannico-giapponese per il caccia di sesta generazione. Cingolani anticipa che un accordo definitivo sarà firmato entro Natale, consentendo ai tre Paesi di unificare i propri programmi. Questo segna una nuova fase per Leonardo, che ha già creato una divisione specifica per lo spazio, fondamentale per rafforzare la SpaceAlliance con il colosso francese Thales.

Verso nuove alleanze nello spazio

Nell’ambito spaziale, Cingolani descrive la sinergia con Thales come un esempio di collaborazione da potenziare. Secondo il CEO, la revisione della partnership potrebbe comportare anche una riorganizzazione azionaria, pur essendo tale cambiamento subordinato alla necessità di aumentare l’efficienza e competitività del consorzio. Leonardo punta a fornire maggiori dettagli entro l’inizio del 2025 con un piano industriale che, oltre allo spazio, includerà anche la cybersecurity, entrambi mercati in rapida crescita: lo spazio con un valore atteso di circa 1.000 miliardi di dollari entro il 2030, la cybersecurity con un volume di centinaia di miliardi.

Un’evoluzione verso la digitalizzazione e l’automazione

In linea con le sfide tecnologiche moderne, Leonardo sta sviluppando veicoli da combattimento con un approccio “nativo digitale”. Oltre ai tradizionali sistemi di difesa, la nuova generazione di veicoli comprenderà componenti elettronici avanzati, sistemi di comunicazione, cyber-protezioni e integrazioni per la difesa dai droni. Secondo Cingolani, “non faremo solo il ferro, la corazza, ma anche tutta la parte che riguarda l’elettronica, i comandi, i sistemi di comunicazione e gli armamenti.” Questa visione integrata permetterà a Leonardo di posizionarsi come leader non solo nell’hardware della difesa, ma anche nei servizi digitali e di automazione, una strategia che rafforzerà i rapporti con i clienti e genererà margini elevati.

La Joint venture con Rheinmetall e le opportunità per l’export

La joint venture tra Leonardo e Rheinmetall, con sede operativa a La Spezia, mira a fornire alle forze armate italiane 1.050 veicoli leggeri e 280 carri armati. Leonardo prevede che questi prodotti, innovativi e tecnologicamente avanzati, possano generare importanti opportunità di export, soprattutto nei Paesi dell’Europa orientale, dove la minaccia russa spinge verso l’aggiornamento delle flotte difensive obsolete. Si stima che il mercato aggredibile in Europa supererà i 50 miliardi di euro nel prossimo decennio. La joint venture sfrutterà gli stabilimenti esistenti, una scelta che minimizza l’impegno di nuovi capitali senza compromettere la qualità produttiva e permetterà di rispettare gli ordini attesi.

Prospettive di espansione ed acquisizioni future

Tra le opzioni sul tavolo per il futuro, Leonardo sta valutando l’acquisizione di Iveco Defence Vehicles, anche se, come afferma Cingolani, l’operazione sarà considerata solo se risulterà vantaggiosa sia in termini industriali che economici. Il CEO chiarisce che Leonardo manterrà autonomia decisionale rispetto alla joint venture con Rheinmetall e si riserverà di valutare alleanze o partnership di volta in volta, in base alla convenienza per il gruppo.

L’impulso all’autonomia dell’industria della difesa europea

Interrogato sul potenziale impatto delle alleanze industriali europee nei confronti degli Stati Uniti, Cingolani sottolinea che l’Europa deve crescere in autonomia per ridurre la dipendenza da forniture esterne, prevalentemente statunitensi. Il CEO ritiene che, nonostante la quota significativa di importazioni UE di armamenti extra-europei, sia nell’interesse di Washington che l’Europa si rafforzi come alleato affidabile e indipendente, capace di contribuire in modo concreto alla stabilità della NATO.

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