Seleziona una pagina

L’Italia modernizza il suo esercito con l’ordine dei primi veicoli blindati Lynx

L’Italia ha compiuto un passo importante nella modernizzazione delle sue forze terrestri approvando il primo ordine del veicolo da combattimento cingolato Lynx, frutto della partnership tra i gruppi Leonardo e Rheinmetall. L’ordine riguarda 21 esemplari, nell’ambito di un programma molto più ampio che punta ad acquisire un totale di 1.050 veicoli destinati all’esercito italiano.

Il conglomerato Leonardo-Rheinmetall Military Vehicles, detenuto in parti uguali dai due industriali, ha salutato questo contratto come un forte simbolo di cooperazione europea e di sovranità strategica: «La cooperazione non è più opzionale», ha dichiarato il presidente esecutivo David Hoeder. Il primo lotto di cinque veicoli sarà equipaggiato con la torretta Lance, mentre gli altri sedici riceveranno la torretta Hitfist 30 mm sviluppata da Leonardo, oltre ai sistemi elettronici, radio, radar e optoelettronici italiani.

La produzione di questi Lynx avverrà in Italia, con l’integrazione di componenti Leonardo, elemento che rappresenta un importante risvolto industriale del progetto. Le varianti ordinate copriranno diversi tipi di missione — denominate nel programma A2CS – Army Armored Combat System (precedentemente AICS) — con cinque configurazioni previste: 120 mm, 30 mm, mortaio, antiaerea e versione senza torretta.

Con questo contratto, l’Italia mostra la volontà di colmare il ritardo del suo parco blindati «quasi obsoleto», affermandosi al contempo sulla scena europea della difesa. Questo progetto si inserisce in una logica più ampia di rafforzamento delle capacità terrestri in Europa, dove gli scambi industriali tra Paesi partner diventano un elemento strutturante della politica di sicurezza. Per Roma, l’accordo con Leonardo e Rheinmetall non è soltanto un’acquisizione materiale: è anche un segnale sul ruolo dell’Italia nell’industria europea degli armamenti.