L’Italia desidera ora partecipare alle discussioni sulla sicurezza delle centrali nucleari francesi situate vicino ai suoi confini. Secondo Milano Finanza, Roma ha chiesto a Parigi di avviare una consultazione transfrontaliera riguardante la proroga della vita operativa di diversi reattori. Questa iniziativa si basa sulla Convenzione di Espoo del 1991, che obbliga gli Stati a informare e consultare i Paesi vicini quando un progetto può avere effetti ambientali oltre le frontiere. L’obiettivo dichiarato dal governo italiano è garantire trasparenza e proteggere le popolazioni potenzialmente esposte a rischi nucleari.
L’iniziativa arriva mentre la Francia porta avanti un vasto programma di rinnovamento e prolungamento del suo parco nucleare, con alcuni reattori situati vicino all’Italia. Roma non mette in discussione la strategia energetica francese, ma desidera essere riconosciuta come parte coinvolta nelle procedure di valutazione della sicurezza. La richiesta italiana riflette la volontà di meglio controllare i potenziali effetti di un incidente nucleare transfrontaliero, in un contesto di accresciuta vigilanza sulle installazioni vieillissantes in Europa.
L’Italia, che ha rinunciato al nucleare civile dopo il referendum del 1987, manifesta così un rinnovato interesse per le questioni di sicurezza energetica. La sua recente adesione all’Alleanza Nucleare Europea, nel giugno 2025, esprime una posizione più sfumata: pur senza rilanciare l’atomo sul proprio territorio, intende partecipare attivamente alle decisioni che riguardano la governance nucleare nel continente. Cercando di instaurare un dialogo con Parigi, Roma rivendica un approccio cooperativo basato sulla prevenzione e sulla trasparenza.
Tuttavia, la Francia conserva piena sovranità sul proprio programma nucleare e non ha l’obbligo legale di accettare tutte le richieste straniere di consultazione. La portata reale dell’iniziativa italiana dipenderà dunque dalla risposta di Parigi e dalla capacità dei due Paesi di trovare un terreno d’intesa. Oltre alla dimensione tecnica, questa iniziativa rappresenta un’evoluzione simbolica: l’Italia, a lungo spettatrice del nucleare europeo, vuole ora essere associata alle decisioni che riguardano la sua sicurezza e quella dei suoi cittadini.