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Nasce il primo grande progetto europeo sul nucleare: Parigi al comando, Roma protagonista sulla fusione

L’Europa punta sull’energia nucleare per il futuro

L’Unione europea compie un passo decisivo verso l’energia del futuro: prende forma il primo Progetto di Interesse Comune (IPCEI) interamente dedicato al nucleare, con Parigi alla guida e Roma pronta a giocare un ruolo strategico, soprattutto nel campo della fusione. Un’iniziativa ambiziosa che coinvolge fin da subito anche Bucarest e si apre alla partecipazione degli altri Stati membri.

Obiettivi: competitività e neutralità climatica

L’obiettivo è duplice: rafforzare la competitività industriale dell’Europa e contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici, riducendo al contempo la dipendenza energetica dal gas russo e contenendo i rischi legati al nuovo protezionismo globale. A sottolineare l’importanza del momento sono stati i vicepresidenti esecutivi della Commissione europea, Teresa Ribera e Stéphane Séjourné.

La Francia alla guida, l’Italia in prima linea

La Francia, con i suoi 56 reattori attivi che producono circa il 70% dell’elettricità nazionale, assume la leadership naturale del progetto. Ma anche l’Italia, rappresentata dai ministri Gilberto Pichetto e Adolfo Urso, ha accolto con entusiasmo il via libera europeo, confermando il proprio impegno con la firma della lettera di sostegno all’iniziativa.

Un progetto che copre tutta la catena del valore

Il nuovo IPCEI coprirà l’intera catena del valore dell’energia nucleare: dai mini-reattori modulari (SMR) fino ai reattori di nuova generazione, passando per la lavorazione dell’uranio, la ricerca sulla fusione, e l’utilizzo delle tecnologie atomiche in ambito medico.

L’Italia avrà un ruolo di coordinamento proprio sul fronte delle tecnologie per la fusione, rafforzando al tempo stesso la partecipazione alla fissione e alle applicazioni nucleari sanitarie. Un riconoscimento alla filiera industriale nazionale, che è rimasta attiva e competitiva anche in assenza di centrali operative.

Dati e prospettive sulla produzione atomica

Secondo i dati della Commissione europea, oggi la capacità produttiva nucleare dell’UE si attesta sui 99 gigawatt. È previsto un calo a 88 GW entro il 2040, con una possibile risalita a circa 100 GW verso la metà del secolo. I piccoli reattori modulari potrebbero rappresentare la vera svolta, secondo il commissario europeo all’Energia Dan Jørgensen.

L’Italia guarda avanti: tra industria, ricerca e politica

In Italia, la prospettiva di un ritorno al nucleare entro il 2032 è vista con favore anche dal vicepremier Matteo Salvini, che considera l’energia atomica come la leva principale per abbattere i costi per famiglie e imprese. Tra le realtà protagoniste della transizione c’è la società italiana newcleo, attiva nello sviluppo di reattori innovativi.

L’Europa scommette sull’atomo del futuro, e l’Italia – tra ricerca, industria e politica – è pronta a cogliere la sfida.

Contatti e indirizzi:

  • 38 Avenue Hoche 75008 Parigi, FRANCIA
  • Via dei Banchi Nuovi  24, 00186 Roma, ITALIA