Il satellite Sentinel-1C, parte integrante del programma europeo di monitoraggio ambientale Copernicus, è pronto a compiere un altro passo fondamentale per la tutela del nostro pianeta. Realizzato principalmente negli stabilimenti di Thales Alenia Space a Roma, sarà lanciato dalla base di Kourou in Guyana Francese entro la fine del 2024. Questo satellite rappresenta la terza unità della serie “Sentinelle della Terra” e promette di fornire immagini radar vitali per una vasta gamma di applicazioni scientifiche e ambientali.
Un satellite al servizio della scienza e dell’ambiente
La missione di Sentinel-1C si colloca nell’ambito del programma Copernicus, una partnership tra l’Unione Europea e l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) finalizzata al monitoraggio continuo del pianeta. Le immagini radar fornite dai satelliti Sentinel-1 sono essenziali per la mappatura delle foreste, il monitoraggio delle risorse idriche e dell’uso del suolo, nonché per il rilevamento di eventi come frane o variazioni della copertura dei ghiacci polari. Questi dati sono cruciali anche per supportare le operazioni di soccorso e salvataggio in caso di disastri naturali.
Il satellite Sentinel-1C utilizza un radar ad apertura sintetica (SAR) in banda C, sviluppato da Airbus Defence & Space, che può operare in qualsiasi condizione atmosferica e raccogliere dati 24 ore su 24. Grazie a una risoluzione spaziale fino a 5 metri e una copertura di 400 chilometri, Sentinel-1C sarà in grado di fornire immagini ad altissima precisione per l’analisi di fenomeni dinamici e tendenze ambientali.
Innovazione e sostenibilità: il contributo europeo
Uno degli aspetti più innovativi della missione riguarda l’impegno per ridurre i detriti spaziali. Sentinel-1C e il suo gemello Sentinel-1D, il cui lancio è previsto per il 2025, saranno i primi satelliti a utilizzare un meccanismo brevettato per separare l’antenna radar dal corpo principale durante il rientro nell’atmosfera, riducendo il rischio di detriti orbitali.
La missione Sentinel-1C è frutto di una solida collaborazione paneuropea. Thales Alenia Space, in qualità di prime contractor, ha guidato il progetto, lo sviluppo e l’integrazione del satellite, oltre a fornire tecnologie chiave come i moduli di trasmissione e ricezione e il computer di bordo. Leonardo, altro partner strategico, ha fornito unità di potenza e sensori d’assetto fondamentali per la stabilità del satellite in orbita.
Il programma Copernicus: una visione per il futuro
Il programma Copernicus comprende 12 famiglie di satelliti destinati a monitorare la Terra, l’atmosfera, gli oceani, le regioni polari e le emissioni di CO2. Grazie a questo, l’Europa può anticipare le conseguenze del cambiamento climatico e attuare strategie più efficaci per la salvaguardia dell’ambiente. La Commissione Europea gestisce e coordina l’intero programma, mentre l’ESA si occupa della realizzazione dei satelliti.
Con Sentinel-1C in orbita, l’Europa rafforza il proprio ruolo di leader nel monitoraggio ambientale globale, contribuendo a una migliore gestione delle risorse naturali e a una maggiore risposta alle emergenze climatiche e ambientali.