L’Europa spaziale entra in una nuova era. L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha recentemente acceso i motori di Space HPC, un supercomputer di ultima generazione progettato per affrontare le immense sfide computazionali del nostro tempo. Collocato a Frascati, presso il centro ESRIN, questo nuovo strumento promette di rivoluzionare la ricerca scientifica, l’osservazione della Terra e la gestione di emergenze ambientali.
Una potenza al servizio della scienza
Space HPC (High Performance Computing) non è solo un simbolo di progresso tecnologico, ma una risposta concreta all’esigenza di gestire volumi di dati in costante crescita. Dalla ricerca spaziale alla modellazione climatica, il nuovo supercomputer fungerà da nodo centrale per l’elaborazione avanzata di informazioni complesse, con un livello di velocità e precisione prima impensabile per l’ESA.
Dotato di 34.000 core CPU, 108 GPU, una capacità di 5 petaflop, 156 terabyte di RAM e oltre 6 petabyte di spazio di archiviazione, il sistema è stato progettato con un occhio di riguardo all’efficienza energetica e alla sostenibilità, grazie a un innovativo sistema di raffreddamento al litio.
Un progetto visionario per colmare un gap
L’idea di dotare l’ESA di un’infrastruttura di calcolo comparabile a quelle di NASA e JAXA è nata anni fa. Come ha raccontato il direttore generale Josef Aschbacher, visitando i supercomputer americani e giapponesi è emersa la consapevolezza che anche l’Europa aveva bisogno di un proprio “motore” computazionale all’altezza delle sfide globali. Oggi, quel progetto si è concretizzato.
Simulare la Terra per proteggerla
Non solo spazio. Space HPC sarà uno strumento chiave anche per monitorare la salute del pianeta. Grazie alla sua potenza, sarà possibile costruire modelli predittivi avanzati: dai “gemelli digitali” degli ecosistemi terrestri alla simulazione di scenari futuri legati ai cambiamenti climatici.
Alcuni test iniziali hanno già dato prova del suo potenziale: dalla previsione dell’impatto dell’alluvione a Valencia (ottobre 2024), fino all’analisi degli incendi di Los Angeles e al monitoraggio dello stato di salute dei ghiacciai.
Nel contesto del Programma di Sicurezza Spaziale dell’ESA, Space HPC sta contribuendo a raffinare i modelli di meteo spaziale, migliorando la capacità di previsione delle tempeste solari e dei loro effetti su satelliti e reti terrestri.
Un’infrastruttura europea, aperta e collaborativa
Uno degli aspetti più rilevanti del progetto è la volontà dell’ESA di condividere questa risorsa strategica con l’intera comunità scientifica e industriale europea. L’obiettivo è favorire l’innovazione, accelerare lo sviluppo di nuove tecnologie e rafforzare la competitività del continente nel campo dell’intelligenza artificiale, della simulazione numerica e della gestione dei dati su larga scala.
Come ha spiegato Simonetta Cheli, direttrice dei programmi di Osservazione della Terra, Space HPC rappresenta un’infrastruttura centrale che potrà servire tutte le direzioni dell’agenzia e i partner esterni, fornendo una piattaforma sicura e performante per lo sviluppo congiunto di applicazioni e soluzioni all’avanguardia.
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