L’Articolo 4 del Trattato del Quirinale tra Francia ed Italia è dedicato al Tema: Politiche migratorie, giustizia ed affari interni.
È l’articolo che affronta uno degli aspetti più delicati delle relazioni bi-laterali, particolarmente importante in questa fase internazionale, in cui la migrazione dal Nord Africa e dal Medio Oriente è particolarmente sostenuta. Si lega per molti aspetti all’Articolo 2 che abbiamo esaminato lo scorso mese, dedicato a sicurezza e difesa.
L’Articolo 4 è costituito da 10 paragrafi. Nel primo paragrafo le parti si impegnano ad approfondire la loro cooperazione all’interno dell’Unione Europea per preservare la libera circolazione in Europa, rafforzando l’integrità dello spazio Schengen, lavorando insieme per una riforma in profondità e un’applicazione efficace della politica migratoria e d’asilo europea. Nel secondo paragrafo (particolarmente attuale) le parti s’impegnano a sostenere una politica migratoria e d’asilo europea e politiche d’integrazione basate sui principi di responsabilità e di solidarietà condivise tra gli Stati membri, tenendo in conto la particolarità dei flussi migratori verso le loro rispettive frontiere, marittime come terrestri, così come su un partenariato con i Paesi terzi d’origine e di transito dei flussi migratori. Nel terzo si tratta la lotta al terrorismo ed alle minacce transazionali con la creazione di un’unità operativa italo-francese per sostenere le forze dell’ordine in funzione di obiettivi comuni, in particolare nella gestione di grandi eventi e per contribuire a missioni internazionali di polizia. Nel quarto paragrafo le parti promuovono azioni di assistenza tecnica e di formazione per le forze dell’ordine e le altre amministrazioni competenti dei Paesi terzi minacciati dal terrorismo e interessati dall’espansione dei gruppi transnazionali della criminalità organizzata. Nel quinto viene intensificata la collaborazione a livello di protezione civile rafforzando le capacità dei rispettivi servizi specializzati nella prevenzione e nella gestione delle catastrofi naturali e degli incidenti industriali e tecnologici. Il sesto istituisce un foro di consultazione regolare tra i Ministeri della Giustizia per aggiornarsi sulle questioni d’interesse comune nei settori penale e civile, mentre il settimo paragrafo si sofferma sul settore dell’assistenza giudiziaria in materia penale e della consegna delle persone, avvalendosi dei Magistrati di collegamento presenti presso i Ministeri della Giustizia italiano e francese. L’ottavo paragrafo parla della programmazione comune di incontri, a cadenza regolare, tra magistrati e operatori del diritto al fine di analizzare e risolvere i casi particolarmente complessi o le questioni giuridiche d’interesse comune, mentre il Nono si sofferma sulla lotta contro i contenuti terroristici online, l’incitamento all’odio, la radicalizzazione. Nel decimo infine le Parti s’impegnano a favorire lo scambio di membri delle forze dell’ordine e a sostenere l’attuazione di attività di formazione comune e lo scambio di conoscenze e competenze in ambito securitario, promuovendo e organizzando corsi comuni di formazione o brevi programmi di scambio professionale presso le rispettive amministrazioni
L’articolo 4 del Programma di lavoro allegato al Trattato, che ha come sempre il compito di approfondire gli strumenti da affinare per rendere attuativi i principi enunciati, si divide in due parti, la prima dedicata ad Asilo e Migrazioni in cui risalta, nel comma c, il proponimento di promuovere i partenariati strategici con i Paesi terzi di origine e di transito dei flussi migratori, e la seconda dedicata a Giustizia e Sicurezza in cui risalta, nel comma a, l’intendimento di cooperare a livello europeo a favore dell’integrità dello spazio Schengen e sulle minacce alla sicurezza.