L’Europa rilancia il nucleare come pilastro della propria transizione energetica e industriale. Il vicepresidente della Commissione europea, Stéphane Séjourné, con delega alla strategia industriale, ha annunciato l’avvio di un ambizioso Progetto di Interesse Comune Europeo (IPCEI) incentrato sull’energia atomica, promosso dalla Francia con il sostegno diretto di Italia e Romania.
Un ecosistema integrato per il nucleare europeo
L’iniziativa punta a costruire una filiera nucleare integrata e competitiva su scala continentale. Non si tratta di un progetto isolato, ma di un’azione sistemica che comprende molteplici segmenti della catena del valore: dallo sviluppo dei reattori modulari di piccole dimensioni (SMR) e dei reattori avanzati, alla gestione dell’uranio, alla sicurezza dell’approvvigionamento, fino alla ricerca sulla fusione e agli impieghi del nucleare in ambito medico.
Séjourné ha definito il progetto come “un’iniziativa integrata per rilocalizzare l’industria nucleare in Europa, aumentare la nostra competitività e contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici del Green Deal”.
Collaborazioni industriali: Ansaldo al centro
Il nuovo progetto europeo si inserisce in una rete di alleanze già consolidate. Nel novembre 2023, Ansaldo Energia – storica azienda genovese attiva nel settore degli impianti energetici – e l’Associazione Italiana Nucleare hanno siglato accordi con EDF, colosso energetico francese, e con GIFEN, la principale associazione industriale del nucleare d’Oltralpe.
Parallelamente, Ansaldo Energia ha sostenuto anche l’intesa tra l’Associazione Italiana Nucleare e il Romanian Atomic Forum, rafforzando il sostegno al programma nucleare della Romania, in particolare nella fase di preparazione alla ristrutturazione dell’Unità 1 della centrale di Cernavoda. In questa fase delicata, le competenze delle aziende italiane – guidate da Ansaldo Nucleare – si intrecciano con quelle rumene in una cooperazione tecnica e industriale di alto profilo.
Alfred: il reattore italiano per il futuro europeo
Nel panorama dei progetti innovativi, un ruolo centrale è occupato da Alfred, il reattore modulare veloce raffreddato a piombo, selezionato dalla Commissione europea nell’ambito dell’European Industrial Alliance on Small Modular Reactors. Il progetto è sviluppato da Ansaldo Energia in collaborazione con ENEA, l’istituto romeno RATEN e l’organismo belga SCK-CEN.
Alfred rappresenta una soluzione tecnologica di quarta generazione, capace di utilizzare combustibile esausto e produrre sia energia elettrica che calore industriale. La sua entrata in servizio è prevista per il 2040 e rappresenta una delle proposte più concrete per un nucleare sostenibile e sicuro in Europa.
Una visione condivisa per il futuro dell’energia
Con questo progetto comune, Francia, Italia e Romania affermano una visione condivisa sul futuro dell’energia in Europa, fondata sull’innovazione, la sovranità industriale e la cooperazione strategica.
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