Unione Italiana Food continua a rappresentare un pilastro fondamentale per l’economia italiana. Nel 2023, l’export delle aziende associate ha superato i 21 miliardi di euro, dimostrando la forza e la resilienza del settore agroalimentare italiano anche in un contesto globale sfidante.
Supporto all’agricoltura italiana
Sette prodotti agricoli nazionali su dieci vengono acquistati e trasformati dalle aziende associate a Unione Italiana Food. L’associazione, che conta 530 aziende e impiega circa 100.000 persone, si impegna a sostenere l’agricoltura italiana, acquistando il 100% della materia prima italiana disponibile, ove possibile. Questo supporto si riflette nei 20 settori merceologici rappresentati e nei 900 marchi simbolo del made in Italy, tra cui pasta, dolci, gelato, cioccolato, caffè, pomodori da industria, surgelati, sottoli, sottaceti, verdure e minestre pronte.
Crescita e investimenti nel 2023
Nonostante l’inflazione e il rincaro delle materie prime, il settore ha continuato a crescere, registrando un fatturato di 56 miliardi di euro, con un incremento del 10% rispetto all’anno precedente. Gli investimenti in ricerca e sviluppo hanno raggiunto i 3 miliardi di euro, concentrandosi sull’innovazione, la sostenibilità e la risposta alle esigenze dei consumatori.
Prodotti performanti e innovazione
I prodotti più performanti del 2023 includono conserve di frutta, pomodori e funghi, zuppe e minestre, salse e sughi pronti, preparati per la panificazione e pasta gluten free, con un incremento medio del 13% a valore. Il settore dolciario si conferma leader con un valore di 18 miliardi di euro, seguito da pasta (8,1 miliardi), surgelati (5,8 miliardi) e prodotti vegetali (5 miliardi). L’Unione Italiana Food rappresenta un perfetto equilibrio tra identità e innovazione. I prodotti tradizionali costituiscono il 50% del fatturato, mentre i prodotti evoluti, come caffè in cialde e piatti pronti, rappresentano il 30%. I prodotti innovativi, che includono cibi light, integratori alimentari e prodotti specifici per celiaci e diabetici, pesano per il 20%.
Export e successo internazionale
L’export è un pilastro strategico per Unione Italiana Food: quattro prodotti alimentari italiani su dieci consumati nel mondo provengono dalle aziende associate. Con un valore di 21 miliardi di euro, le esportazioni rappresentano il 38% del fatturato 2023, superando la media dell’industria alimentare italiana del 27%. I comparti più performanti all’estero sono stati il dolciario (+9%), i prodotti vegetali (+8%) e il caffè (+6%).
Collaborazioni strategiche e futuro con l’Intelligenza Artificiale
Unione Italiana Food ha avviato collaborazioni strategiche con istituzioni accademiche e enti di ricerca per promuovere la sostenibilità e l’innovazione. Il primo Agrifood Talent Camp ha messo in contatto giovani talenti con le principali aziende alimentari italiane, mentre partnership con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e l’EIIS mirano a sviluppare politiche sostenibili per l’industria alimentare. Guardando al futuro, l’AI generativa offre numerose applicazioni nel settore alimentare, dalla personalizzazione dei consigli nutrizionali alla tracciabilità della filiera con la Blockchain, fino alla gestione logistica e lo sviluppo di nuovi prodotti. Unione Italiana Food sta già integrando queste tecnologie per mantenere la competitività e rispondere alle nuove sfide del mercato globale. In conclusione, Unione Italiana Food non solo sostiene l’agricoltura italiana e il Made in Italy, ma rappresenta anche un modello di successo e innovazione nel panorama agroalimentare internazionale. Con una visione rivolta al futuro e investimenti continui in ricerca e sviluppo, l’associazione si prepara ad affrontare nuove sfide, promuovendo prodotti di alta qualità, sostenibili e accessibili a livello globale.